Vaginismo e dispareunia: quel dolore segreto vissuto nel silenzio

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Vaginismo e dispareunia: tratteremo i seguenti temi:

  1. Vaginismo: quel dolore segreto vissuto nel silenzio
  2. Dispareunia cos’è, la diagnosi e la cura
  3. Che cosa si intende per vaginismo?
  4. Dispareunia: il significato
  5. Come si manifesta il vaginisimo
  6. Trattamento e cura per la dispareunia e vaginisimo
  7. Vaginismo Terapia
  8. La guarigione della dispareunia: la cura
  9. L’aspetto psicologico del problema
  10. Terapia immaginativa ITP nel curare il vaginismo e dispareunia


Vaginismo: quel dolore segreto vissuto nel silenzio

Dispareunia cos’è, la diagnosi e la cura

Vaginismo Dispareunia: quel dolore segreto vissuto nel silenzio.

Siamo alla Galleria Borghese di Roma.

Guardiamo insieme quest’immagine: lo splendido gruppo marmoreo di Apollo e Dafne, capolavoro di Gian Lorenzo Bernini.

Ci parla di un antico mito greco, ripreso, poi, da Ovidio nelle sue Metamorfosi.

E, come avviene sempre per i miti, esso ci rivela, attraverso il suo simbolismo, un dramma da capire e su cui riflettere.

La scena rappresenta il momento di maggior pathos dell’amore impossibile e dispareuni : di Apollo per la ninfa Dafne.

Il dio rincorre la ninfa per possederla, ma ella, dopo essere stata colpita dalla freccia di piombo di Eros, che l’ha resa insensibile all’amore, piuttosto che sottomettersi, preferisce trasformarsi in alloro.

Sotto lo sguardo del dio le braccia e la chioma diventano rami frondosi, il corpo corteccia e i piedi solide radici, mentre gli occhi esprimono un muto terrore.

In chiave psicologica l’immagine ben esprime la dissociazione che avviene nella psiche della donna al momento della violenza carnale.

È una forma di difesa primitiva contro un’angoscia di morte: la donna diventa insensibile come un vegetale o un cadavere e si estrania da una realtà dolorosa in cui percepisce che la sua stessa vita è messa in grave pericolo dall’abuso.

La memoria verbale spesso sfuma nell’oblio, ma il trauma si incista nel corpo.

Il mito di Apollo e Dafne è la storia di un amore sfortunato.

Due destini si incontrano a definire un dramma prodotto dalle ferite di due dardi avvelenati.

Vaginismo e dispareunia la metafora Dafne e ApolloInfatti Eros, il dio dell’amore, profondamente offeso dalle parole di scherno di Apollo, si vendicò colpendo lui con una freccia d’oro ben acuminata destinata a far nascere una passione non corrisposta per Dafne e colpendo lei, la ninfa, con una freccia di piombo spuntata destinata a farle respingere la passione del dio.

Arrivò un giorno in terapia una giovane donna, che chiameremo Dafne.

Tra le lacrime e a fatica, mi confidò il suo segreto: non riusciva ad avere un rapporto sessuale col suo compagno.

Disse che la sua vagina era impenetrabile come dura corteccia, che ogni tentativo del suo partner le procurava un profondo dolore sia fisico che psicologico.

Mi confessò, anche, come si sentisse insicura, inadeguata e colpevole nei confronti di lui e come anche lui custodisse nel suo cuore un senso di colpa e questo doloroso segreto.

Che cosa si intende per vaginismo?

Dispareunia: il significato

Il vaginismo è uno spasmo, una contrazione involontaria dei muscoli all’ingresso della vagina che, in assenza di problemi anatomici o di altre cause fisiche, rende difficile, doloroso e a volte impossibile l’atto sessuale completo.

Spesso è associato a fobia del coito e della penetrazione.

La paura di provare dolore, può rendere difficili anche gli esami medici vaginali. Si può considerare, quindi, il vaginismo come una risposta condizionata, derivante dall’associazione tra attività sessuale, dolore e paura.

Questo problema, che causa non solo dolore fisico, ma anche psicologico, affligge molte più donne di quello che si potrebbe pensare. Provoca una sofferenza silenziosa e pudica.

Il Vaginismo è caratterizzato da una contrazione del muscolo “elevatore dell’ano”.

Normalmente l’attività del muscolo pubococcigeo è sia volontaria che involontaria, ma, nelle donne che ne soffrono, ciò non avviene: questo muscolo è molto contratto e iperattivo, e non è più controllabile tramite la volontà.

Come si manifesta il vaginismo

Il Vaginismo può essere:

  • Vaginismo primario:  se non ha reso mai possibile un rapporto sessuale con penetrazione;
  • Vaginismo secondario: quando in passato è stata possibile una penetrazione, ma che non permette più, a causa delle contrazioni involontarie, di avere un rapporto completo;
  • Vaginismo generalizzato: il vaginismo è presente sempre anche con partners diversi;
  • Vaginismo situazionale: il problema si presenta solo in certe situazioni e con certi partner.

Trattamento e cura per la dispareunia e vaginismo:

Prima di tutto bisogna escludere possibili cause organiche e quindi è bene invitare la paziente a fare una visita ginecologica per un esame pelvico approfondito.

Questo disturbo è curabile con una terapia integrata che coinvolga più figure professionali: la psicoterapeuta, la ginecologa e una fisioterapista specializzata nelle problematiche di ipo o ipertoni del pavimento pelvico.

Ho usato il femminile perché è preferibile che queste figure professionali siano femminili, in quanto, nel caso vi siano stati degli abusi, una figura maschile rischierebbe di ritraumatizzare la paziente.

Dopo una prima visita ginecologica, che escluda cause organiche, è bene che una prima fase di psicoterapia preceda gli interventi della ginecologa e della fisioterapista; in una seconda fase gli interventi potranno essere coordinati e integrati.

Vaginismo Terapia

La guarigione della dispareunia: la cura

Per quanto riguarda il ruolo dello psicoterapeuta, il trattamento prevede una combinazione di psicoeducazione e di terapia vera e propria.

La psicoeducazione permetterà di migliorare la consapevolezza del proprio corpo, di approfondire la conoscenza dell’anatomia e del funzionamento sessuale e di comprendere quali fattori fisiologici e psicologici sono in gioco.

La psicoterapia, attraverso l’ascolto delle sensazioni e delle emozioni che partono dal corpo della paziente, in un setting contenitivo e attraverso la partecipazione empatica del terapeuta, permetterà di accedere ai nuclei più profondi del problema.

L’aspetto psicologico del problema.

Il ruolo dell’abuso nella genesi delle disfunzioni sessuali femminili.

La letteratura in materia non è cospicua, tuttavia pare assodato che vi sia una stretta correlazione tra abuso e disfunzioni sessuali femminili.

Questo trauma relazionale è una profonda ferita.

Se l’evento in sé può essere rimosso, alcuni suoi elementi permangono nella memoria corporea o procedurale e si legano a difese primitive (utili alla sopravvivenza della persona) che tendono a ripetersi all’infinito.

La memoria procedurale è quel sistema di memoria che si attiva automaticamente quando è necessario mettere in atto strategie di sopravvivenza.

È una memoria corporea e non verbale, si evidenzia nei modi in cui ci comportiamo, nelle posture, nei gesti, negli schemi abituali di tensione o distensione, definiti da Panksepp schemi emotivi-comportamentali implicito-procedurali.

Questi sono essenzialmente inconsci.

Nel proseguo della terapia con Dafne emersero frammentariamente e dolorosamente episodi di abuso fisico, psicologico e sessuale.

Le forme di abuso, infatti, sono molteplici e vanno dall’abuso sessuale, alla violenza fisica e/o psicologica, all’abuso emotivo o affettivo.

Il trauma derivante dall’ abuso determina dapprima un ipoarousal (cioè una diminuzione dell’attivazione e della reattività del sistema nervoso, in risposta agli stimoli).

Come abbiamo visto nel mito, la ninfa Dafne “muore” come donna e si trasforma in un immobile vegetale dalla corteccia spessa, impenetrabile.

In un secondo tempo, se il trauma originario viene riattivato dal timore di un nuovo abuso, ciò determina uno stato psicofisico di iperarousal, cioè la dolorosa iper reattività che caratterizza il vaginismo o altre forme di disfunzioni sessuali femminili.

Il corpo diventa il protagonista in un palcoscenico in cui si rappresenta il dramma del trauma che non può essere espresso a parole.

I vantaggi della terapia immaginativa ITP nel curare il vaginismo e dispareunia

L’ITP, attraverso la protezione del simbolo e la presenza empatica del terapeuta, permette di aggirare le difese arcaiche legate al trauma e di ascoltare e di dare voce a quelle sensazioni e a quelle emozioni che partono dal corpo; permette, inoltre, di individuare la relazione tra sintomo, simbolo e vissuto e di chiarire ed elaborare il conflitto a livello immaginativo in un ambiente contenitivo.

Ciò consentirà gradualmente alla paziente di accedere all’esperienza traumatica rimossa, di guadagnare autostima e fiducia in se stessa.

I vissuti emozionali e relazionali verranno ad essere prima simbolizzati e poi mentalizzati, così da permettere anche una riflessione a livello di pensiero razionale.

Questa terapia promuove, inoltre, lo sviluppo dell’autocura, dell’autonomia, il dispiegarsi della creatività e, a livello più generale, una maturazione delle strutture dell’lo.

In Italia la dispareunia raggiunge la percentuale del 10-15% delle donne sessualmente attive  e fertili e dal 3% al 33% delle donne nel periodo perimenopausale (Fonte Ospedale San Raffaele) quindi diventa importante affidarti ad uno specialista e superare questa barriera.

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  • Daniela Paccagnella
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    Gli articoli sono molto interessanti, professionali, chiari ed efficaci

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