Trattamento dei traumi con l’EMDR

Cosa vuol dire EMDR?

Esperienze Traumatiche EMDREMDR  è un acronimo per Eye Movement Desensitization and Reprocessing (desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari).

E’ una tecnica psicoterapica, allineata ai più recenti studi delle neuroscienze, che utilizza i movimenti oculari o altre forme di stimolazione ritmica (tapping), che coinvolgono i due emisferi cerebrali, per curare esperienze traumatiche e disagi.

Tali stimolazioni attiverebbero il  sistema innato di elaborazione dell’informazione che è fisiologicamente orientato alla salute.

L’EMDR è un trattamento supportato empiricamente ed evidence-based elettivo  del ptsd disturbo post traumatico da stress (abuso fisico e psicologico, morte di una persona cara, violenza e molestie sessuali,  malattie, fobie e trauma da combattimento, ecc.), ma anche dei traumi con la “t” minuscola.

Durante il vissuto di un evento traumatico, le risposte biochimiche da esso elicitate (adrenalina, cortisolo, ecc.) Bloccherebbero il sistema innato di elaborazione dell’informazione, lasciando isolate in una stasi neurobiologica le informazioni collegate al trauma, intrappolate in una rete neurale con le stesse emozioni, convinzioni e sensazioni fisiche che esistevano al momento dell’evento.

L’EMDR, lavorando sui ricordi delle esperienze traumatiche, promuove la “trasmutation” delle esperienze immagazzinate disfunzionalmente in una risoluzione adattiva che favorisce la salute psichica.

Dopo le varie fasi di una seduta di emdr, i ricordi legati al trauma o ai microtraumi diventano via, via meno disturbanti, l’immagine cambia nei contenuti e nel modo in cui si presenta, i pensieri intrusivi si attutiscono o spariscono, le cognizioni del paziente diventano più adattive e le emozioni e sensazioni fisiche sgradevoli si riducono in intensità. Si sente che veramente il ricordo della esperienza traumatica è stato elaborato e fa parte del passato. Altri effetti positivi sono miglioramenti sensibili nell’umore, negli atteggiamenti, nell’autostima e nelle prestazioni.

Disturbo post traumatico da stress (DPTS)

Il disturbo post-traumatico da stress  è l’insieme delle forti sofferenze psicologiche che conseguono ad un evento traumatico, catastrofico o violento. È denominato anche nevrosi da guerra, perché inizialmente riscontrato nei soldati coinvolti in cruente operazioni belliche.

La diagnosi di DPTS necessita che i sintomi siano sempre conseguenza di un evento critico (eventi che possano comportare morte quali: terremoti, catastrofi, aggressioni, violenze fisiche o sessuali, traumi fisici, lesioni gravi o minacce all’integrità fisica propria o di una persona cara ecc.). Ma l’aver vissuto un’esperienza critica di per sé non genera automaticamente un disturbo post-traumatico

A seguito del trauma si possono sviluppare dei sintomi tipici che caratterizzano questo disturbo.

Vivendo eventi traumatici si prova un’intensa paura, si è terrorizzati, si prova orrore, ci si sente impotenti.
In seguito si rivive il trauma attraverso ricordi spiacevoli ricorrenti e intrusivi. Si rivivono immagini, pensieri, percezioni, si hanno flashback, allucinazioni, illusioni e perfino una reattività fisiologica a fattori scatenanti che assomigliano a qualche aspetto dell’evento traumatico. Il sonno viene disturbato da incubi notturni.
Si teme che l’evento traumatico possa ripresentarsi.

Poiché è un disturbo fortemente invalidante, è importante non evitare il problema ed è fondamentale poterne parlare con una persona competente ed empatica, che possa accogliere quelle paure, quel fantasma minaccioso e che  aiuti a rielaborarlo in modo completo, restituendo serenità e gioia di vivere.

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