Cos’è un disturbo psicologico?
Può capitare di sentirsi insoddisfatti, limitati nella realizzazione personale, frustrati, oppure di non aver voglia di iniziare la giornata, di far fatica ad affrontare le difficoltà quotidiane, di dormire male, di sentirsi in ansia, di essere angosciati, preoccupati, o ancora di avere problemi di coppia, oppure di non riuscire a trovare l’anima gemella, o anche di non sentirsi all’altezza di un compito.
Può capitare che vostro figlio abbia difficoltà scolastiche, sia irritabile, svogliato, iperattivo o silenzioso e triste o ancora non riesca a legare con i compagni e si ritiri silenzioso. Questi ed altri problemi psicologici possono rendere la vita difficile. Spesso la buona volontà non basta a risolverli. E’ il momento di chiedere un aiuto professionale, il momento di fermarci a dare uno sguardo alla nostra interiorità più vera e di capire il motivo del nostro disagio e di sciogliere quei nodi che ci legano e ci impediscono di vivere in modo appagante.
Il disagio dell’infanzia
A seconda dell’età un bambino manifesta in modo diverso il proprio disagio; si possono notare nei più piccoli iperattività o disturbi del sonno; i più grandi possono diventare introversi, distratti o manifestare disturbi delle condotte alimentari o del comportamento. Dietro malesseri fisici quali inappetenza, mal di testa, mal di pancia, o dietro alle difficoltà di apprendimento, o dietro a comportamenti aggressivi o ansiosi, si possono celare vere e proprie richieste di aiuto, che vanno individuate e comprese.
I rapporti che i genitori instaurano con il bambino sono fondamentali per il suo armonico sviluppo psichico, pertanto è importante migliorare la comunicazione con il proprio figlio.
Dopo un’accurata valutazione diagnostica anche con l’ausilio di test specifici per la diagnosi del disturbo, può essere indicato un percorso psicologico con collaudate tecniche immaginative che utilizzano modalità adatte al bambino o al preadolescente. Le tecniche terapeutiche varieranno, a seconda dell’età e delle capacità cognitive del paziente: con i più piccoli verranno utilizzati il disegno, il modellaggio, il gioco, il fumetto e la fiaba, con i più grandi e con gli adolescenti il colloquio e le visualizzazioni.
“La fiaba, mentre intrattiene il bambino, gli permette di conoscersi, e favorisce lo sviluppo della sua personalità. Essa offre significato a livelli così diversi, e arricchisce l’esistenza del bambino in tanti modi diversi, che non basta un solo libro a rendere giustizia della quantità e della varietà dei contributi apportati da queste storie alla vita del bambino” (Bruno Bettelheim Il mondo incantato)
Il disagio dell’adolescente e dell’adulto
Attraverso la terapia immaginativa verranno modificati stabilmente i nuclei problematici che sono alla base di vari disturbi: ansia, attacchi di panico, forme depressive, disturbi psicosomatici e crisi caratteristiche delle fasi di passaggio, disturbi nevrotici in genere. E’ utile nei disturbi di personalità e nel funzionamento borderline.