Terapia per la cura della depressione
Cos’è la depressione?
La depressione è uno dei maggiori disturbi che affliggono la nostra società.
Ne soffre circa il 10-15% della popolazione italiana e soprattutto il gentil sesso.
Ti senti infelice, solo o triste? Ciò accade spesso nella vita di una persona, ma quando questi sentimenti diventano una costante e persistono per lunghi periodi, per settimane o mesi, potrebbero essere la spia di una depressione. Nella depressione si riscontra un vistoso abbassamento della vitalità.
In uno stato depressivo può diventare difficile portare avanti la consueta attività e gli atteggiamenti prevalenti sono quelli della rinuncia, della preoccupazione e dell’inadeguatezza.
Come riconoscere la depressione
Gli stati depressivi si caratterizzano per la perdita di interesse o di piacere per quasi tutte le attività.
Essi si manifestano anche con alterazioni dell’appetito o del peso, del sonno e dell’attività psicomotoria.
Secondo il DSM-5 per fare diagnosi di depressione il paziente deve presentare almeno 5 o più sintomi tra i seguenti (nei cinque o più sintomi devono inoltre comparire “umore depresso” o “perdita di interesse o piacere”):
- umore depresso per la maggior parte del giorno, quasi ogni giorno
- marcata diminuzione di interesse o piacere (anedonia) per tutte, o quasi tutte le attività, per la maggior parte del giorno
- perdita di peso significativa in assenza di diete o aumento di peso (ad esempio può essere significativa una variazione del peso corporeo superiore al 5% nell’arco di un mese), o riduzione/aumento dell’appetito quasi ogni giorno
- insonnia o ipersonnia quasi ogni giorno
- agitazione o rallentamento psicomotorio quasi ogni giorno
- fatigue o mancanza di energia quasi ogni giorno
- perdita di energia
- sentimenti di autosvalutazione o di colpa eccessivi o inappropriati quasi ogni giorno
- ridotta capacità di pensare o concentrarsi, o indecisione quasi ogni giorno
- pensiero ricorrente di morte (non solo paura di morire), ricorrente ideazione suicidaria senza un piano specifico, oppure tentato suicido o piano specifico per suicidarsi.
Gli altri due criteri che devono essere soddisfatti per porre diagnosi di depressione in base al DSM-5 sono:
- criterio b: i sintomi devono causare disagio o compromissione clinicamente significative in ambito sociale, occupationale o in altro ambito funzionale importante
- criterio c: l’episodio depressivo maggiore non deve essere attribuibile all’uso di particolari sostanze o ad altra condizione patologica
Come combattere la depressione
Il termine depressione è un cappello che racchiude varie forme di disagio psichico, attribuibili a cause diverse, che vanno opportunamente vagliate e trattate.
La depressione, molto spesso, è un campanello d’allarme che ci segnala che qualche cosa nel nostro modo di vivere non va. Ci impone la solitudine, il buio dell’anima, il silenzio, perché ci interroghiamo su quale sia il senso che vogliamo dare alla nostra vita.
Nella maggior parte dei casi pensiamo sia più semplice combatterla con gli antidepressivi, ma queste “pillole della felicità” tamponano la situazione e non ci fanno capire il significato della depressione, che va invece ascoltata e compresa.
Nei casi veramente gravi il ricorso agli antidepressivi è necessario, specialmente se c’è rischio di suicidio. In questi casi si può abbinare la psicoterapia alla terapia farmacologica.
Se desideri vedere le valli, sali sulla cima della montagna.
Se vuoi vedere la cima della montagna, sollevati fin sopra la nuvola.
Ma se cerchi di capire la nuvola, chiudi gli occhi e pensa. (kahlil gibran)
La depressione post partum
Non sempre la nascita di un bambino significa solo gioia. Nel post partum, momento di grande vulnerabilità, possono comparire emozioni forti, complesse e talora ambivalenti, legate ai rapidi cambiamenti: fisici, ormonali, interiori ed esteriori. Accanto alla felicità possono comparire: stanchezza, tristezza, paura, ansia, disagio, sensi di inadeguatezza e di colpa.
La donna può vivere più o meno serenamente questo passaggio a seconda del contesto socio-ambientale nel quale si trova; talora, se non riesce a superare questo stato di malessere transitorio, può sviluppare un vero e proprio stato depressivo che va curato in modo tempestivo.